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Bagnara – Colfiorito sul sentiero E1

Dettagli tecnici

Difficoltà E

Distanza 16,1

Durata di andata 5h 15 m

Durata di ritorno 5h 15 m

Dislivello positivo 713 m

Dislivello negativo 577 m

Quota di partenza 625 m

Quota di arrivo  762 m

Quota minima 620 m

Quota massima 946 m

Punti di interesse

Bagnara:  Chiesa di Sant’Egidio Abate, la Chiesa di S. Lucia , la Grotta dell’Angelo, monumento a Fulvio Sbarretti, le Cascate delle Ferce, sorgente del fiume Topino
Collecroce:  Chiesa Santi Gervasio e Protasio, Monumento ai caduti per la liberazione, Piano di Collecroce
Annifo:  Altopiano di Annifo, Chiesa di Sant’Elena, Santuario della Madonna del Piano, Biblioteca di Annifo, Edificio del Monte Frumentario.
Colfiorito: Basilica di Plestia, Area Archeologica,  Museo Naturalistico del Parco e il Memoriale del campo di concentramento di Colfiorito, Museo Archeologico di Colfiorito , Palude di Colfiorito

 DESCRIZIONE

L’intero percorso della tappa Bagnara – Colfiorito del sentiero E1 coincide con il tracciato del Sentiero Italia.

Si cammina lungo il sentiero 302 – SI, partendo dalla piazza di Bagnara, frazione del Comune di Nocera Umbra, che, oltre a offrire vari servizi utili (alloggi, ristorazione ecc), presenta diversi punti di interesse. Degna di visita la Chiesa di Sant’Egidio Abate, risalente al XIV sec per il suo pregio artistico compresa nell’elenco degli edifici monumentali , così come  la Chiesa di S. Lucia, in località Aggi che conserva dipinti del Matteo da Gualdo. Ancora più straordinaria poi la storia che si respira visitando la Grotta dell’Angelo, meta dell’ultimo viaggio di S. Francesco, che decise di trascrorre qui gli ultimi giorni, per trovare ristoro alla sua malattia nel luogo e nelle acque e conforto in questo eremo dedicato a San Michele Arcangelo. Il monumento a Fulvio Sbarretti adiacente alla piazza del paese, racconta invece di una storia più recente: è infatti intitolato ad un carabiniere nato e cresciuto in questo piccolo borgo che durante la seconda guerra mondiale offrì la sua vita per avere salva quella di dieci ostaggi, divenendo così uno dei “tre martiri di fiesole”, medaglie d’oro al valor militare, insieme a Alberto La Rocca, Vittorio Marandola. A livello paesaggistico da sengalare non solo il maestoso Monte Pennino che domina il paese, ma anche il fiume Topino e la sua sorgente, che a valle del paese, sempre in località Aggi, alimenta le Cascate delle Ferce: un susseguirsi di 5 cascate in uno scenario naturale di grande suggestione. Lasciato alle spalle il paese di Bagnara e la fontana del Pellegrino, adiacente alla sorgente del fiume Topino, si prosegue sempre lungo il 302 che, in questo tratto, mostra la parte in ascesa più consistente del percorso. Al termine della salita, il tracciato si fa più pianeggiante, sempre in costa e su sentiero largo e comodo, si prosegue su una parte del percorso tematizzato: una prima parte presenta cartelli di presentazione di flora e fauna (realizzati dalla scuola “F. Sbarretti” dell’Istituto ominicomprensivo Dante Alighieri in collaborazione con l’Università Agraria di Bagnara), mentre una seconda , denominata “Il Sentiero del Carbonaio”, racconta di questo antico mestiere, ormai scomparso, con cartelli e riproduzioni di carbonaie lungo il sentiero. Proseguendo, uscendo dal bosco, si giunge ad incrociare la strada ex Provinciale del Pennino (strada che giunge sino alla cima del Monte Pennino) e, sempre proseguendo lungo il Sentiero 302 si cammina, con alla sinistra la Piana di Collecroce, fino al piccolo borgo di Collecroce e alla sua piazza con il “Monumento ai caduti per la Liberazione”, ricordo dell’eccidio di cui fu tristemente scenario questo paese il 17 Aprile 1944. Nella piccola piazza è presente anche una fonte con lavatoio recuperata dopo il sisma del ’97 e la piccola Chiesa dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Lasciando alle spalle Collecroce e proseguendo in direzione nord si prosegue sul tracciato 302 che percorre a mezza costa  il Monte di Annifo, fino a condurre al paese di Annifo nel Comune di Foligno. Il borgo ha una caratteristica forma a ferro di cavallo in quanto è formato da più agglomerati, posti tra le quote 856 e 874, che vengono tutt’ora contraddistinti con specifici micro toponimi: Coderone, Villa, Fosse, Colle interamente attraversati dall’E1. Nel paese è visitabile la Chiesa dedicata a Sant’Elena e la piccola Biblioteca gestita dai giovani del posto. Una volta attraversato il piccolo borgo e saliti in loc. Colle si scenderà verso l’Altopiano di Annifo, altra emergenza naturalistica di notevole rilevanza ambientale e paesaggistica. Il percorso attraversa le praterie umide dell’altopiano che nel periodo invernale-primaverile si allagano dando origine ad un suggestivo lago temporaneo. Percorrendo il sentiero 307, si giunge al bivio della Fontaccia, dove, svoltando a sinistra si intercetteranno i sentieri 309 (Via Lauretana), 311 e 305 (anello della Palude) permettendoci di costeggiare l’area umida della Palude. Siamo nel Parco Regionale di Colfiorito,che intorno alla zona umida della Palude, preserva e tutela un’area naturale protetta di grandissimo interesse ambientale, faunistico e floristico. Costeggiata la palude e proseguendo sul Sentiero 305-308 si giunge all’area delle “ex Casermette”, sede di numerose attività di ristorazione e accoglienza. Le Casermette erano dei Capannoni costruiti nel 1882 e destinati all’accantonamento militare, dal 1939 al 1943 esse divennero campo di internamento per confinati albanesi, politici italiani e internati civili montenegrini. Oggi qui si trovano l’Infopoint turistico comunale, il Museo Naturalistico del Parco e il Memoriale del campo di concentramento di Colfiorito visitabili quasi tutto l’anno. Di fronte l’area delle ex Casermette, in Via Plestia, c’è il Museo Archeologico di Colfiorito (MAC) in cui circa 1450 reperti attestano la civiltà plestina dalle origini alla romanizzazione e testimoniano l’inserimento dell’antica città di Plestia nell’ampia trama di scambi culturali tra Etruria e Grecia. Poco più avanti è presente inoltre l’area archeologica antistante alla Basilica di S. Maria di Plestia, costruita in stile protoromanico e definita santuario di “confine”. Essa è situata sull’Altopiano Plestino, al confine tra l’Umbria e le Marche. Termina così la tappa, giunti nella frazione di Colfiorito (comune di Foligno), dove potrete trovare numerosi servizi di accoglienza prima di ripartire per la prossima tappa.
Sono presenti fonti d’acqua in tutti i paesi toccati dal tracciato (Bagnara – Collecroce – Annifo – Colfiorito), mentre vi è disponibilità di servizi (quali alloggio, ristorazione, negozi ecc) in entrambi i punti di partenza e arrivo della tappa (Bagnara – Colfiorito).

 

 

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