Un viaggio di sette giorni nel suggestivo Sulcis Iglesiente, una regione ricca di contrasti tra natura e storia. Durante l’itinerario, i partecipanti hanno esplorato dune, spiagge incontaminate, antiche miniere e panorami spettacolari, immergendosi in un territorio ricco di testimonianze millenarie.
Di seguito la nota dell’associazione ASD Majorana Trekking APS e le foto ricordo del viaggio.
“Una settimana tra mare, miniere e meraviglie dal 7 al 14 ottobre 2025 con l’associazione Sulcis Cammina. Da Nebida a Portixeddu, attraverso sentieri, dune e storie millenarie. L’idea di esplorare il Sulcis Iglesiente nasce dal desiderio di immergersi in una Sardegna meno nota, fatta di antiche miniere, sentieri sospesi tra il blu del mare e il verde della macchia, silenzi interrotti solo dal vento e dalla voce della storia. Con la promessa di avventure indimenticabili, paesaggi mozzafiato e incontri autentici, la preparazione del viaggio è già un assaggio di emozione: itinerari studiati nei dettagli, scarponi pronti, e lo zaino carico di aspettative.
Il viaggio comincia all’alba, con il volo da Ciampino verso Cagliari: il decollo è un addio momentaneo alla routine, mentre l’atterraggio in terra sarda promette nuovi orizzonti. Il ritiro dell’auto a noleggio è rapido e senza intoppi, complice la voglia di strada e libertà. Ad attenderci a Iglesias ci sono Giovanni Carzedda e Guido Sanna dell’associazione Sulcis Cammina, due anime genuine e appassionate, pronti a guidarci tra i segreti di questa terra. La loro accoglienza è calorosa, arricchita, nel mentre di una escursione, dalla presenza della Presidente Gabriela Podda, che condivide storie e consigli preziosi, facendoci sentire subito parte di una piccola grande famiglia di camminatori.
Il primo giorno è dedicato al Cammino Minerario di Santa Barbara, un percorso che abbraccia il passato industriale della regione, tra gallerie, villaggi abbandonati e panorami struggenti. Ogni passo racconta la fatica e la dignità di generazioni di minatori. I profumi di elicriso e lentisco accompagnano il cammino, mentre il mare, ora vicino ora lontano, si insinua tra le scogliere di Nebida e Masua. Lungo il Sentiero Miniere nel Blu, la natura si fa protagonista: la roccia rossa si tuffa nelle acque cristalline, le agavi e i fichi d’India punteggiano il sentiero, e ogni curva regala una cartolina indimenticabile.
Non può mancare la visita a Porto Flavia, autentica cattedrale industriale scavata nella roccia: qui le navi caricavano il minerale attraverso un sistema avveniristico per l’epoca, e oggi l’eco delle voci antiche si mescola al fruscio delle onde. La guida racconta storie di ingegno e sacrificio, e la vista sul “Pan di Zucchero”, l’isolotto simbolo del Sulcis, lascia senza parole. Alla Galleria Henry, invece, si scende nel ventre della terra: una passeggiata tra rotaie e strumenti d’altri tempi, illuminata dalle torce e dall’entusiasmo di chi, come noi, si lascia affascinare dai racconti di minatori e ingegneri. È un viaggio nel tempo, in cui ogni parete trasuda storia e resilienza.
Il percorso verso la Grande Duna di San Nicolò è un’esperienza quasi surreale: la sabbia dorata si estende a perdita d’occhio, modellata dal maestrale in onde morbide e mutevoli. Salire lungo la duna richiede fatica e determinazione, ma la ricompensa è un panorama che abbraccia l’intera costa, dalle scogliere di Capo Pecora alle insenature più segrete. Qui il tempo sembra fermarsi, e l’unico rumore è quello dei passi che affondano nella sabbia. Si scende verso Portixeddu, dove il mare accoglie con il suo abbraccio fresco e trasparente: una nuotata rigenerante, che cancella la stanchezza e lascia solo gratitudine.
Una giornata è interamente dedicata alla scoperta dell’entroterra, iniziando dal Tempio di Antas: un luogo carico di fascino, dove la maestosità delle colonne si staglia contro il cielo azzurro, testimone di culti antichi e leggende nuragiche. Camminare tra le rovine è come sfogliare le pagine di un libro di storia, con il profumo del mirto che riempie l’aria. Un elogio è d’obbligo alla guida Tiziana per la sua impeccabile professionalità. Poco distante, le Grotte di Su Mannau aprono le porte a un mondo sotterraneo di stalattiti e stalagmiti, laghetti e cunicoli misteriosi.
La visita, guidata con passione e cura, è un viaggio nella geologia e nell’immaginazione, dove si resta piccoli davanti alla grandezza della natura. Il viaggio prosegue verso Carloforte, gioiello dell’Isola di San Pietro. La giornata qui è scandita dalla visita alle saline, dove i fenicotteri rosa disegnano arabeschi leggeri sull’acqua salmastra, e il sole si riflette creando giochi di luce e colori pastello. Una breve passeggiata conduce alla baia di La Caletta: la spiaggia, incastonata tra le rocce, è un piccolo paradiso dove immergersi e lasciarsi cullare dalle onde. Il tempo sembra dilatarsi tra chiacchiere, risate e il piacere di non avere fretta.
Il ritorno verso Iglesias è un itinerario nella natura: si costeggia lo Stagno di Santa Caterina, dove aironi e cormorani animano le acque tranquille, e la Salina di Sant’Antioco, un paesaggio tanto insolito quanto suggestivo, che regala scorci da cartolina e silenzi profondi.
L’ultima giornata è dedicata a Cagliari, città di pietra e vento, affacciata sul mare. Una passeggiata nel quartiere Castello regala scorci mozzafiato sui tetti e sul porto, tra torri antiche, mura possenti e vicoli carichi di storie. Prima del volo di ritorno, c’è ancora tempo per un ultimo sguardo nostalgico alla città. Il cuore è pieno di ricordi, la mente già pensa a quando tornare: perché, come dice il proverbio sardo, “chi si ferma è perduto, ma chi cammina trova sempre qualcosa di nuovo. Questo viaggio nel Sulcis-Iglesiente non è solo un itinerario tra luoghi, ma un vero e proprio cammino dentro la bellezza autentica della Sardegna, tra natura, storia e incontri che lasciano il segno.
Un sentito ringraziamento va a Giovanni, Guido e alla Presidente Gabriela, che ci hanno guidato con entusiasmo e ci hanno fatto divertire, condividendo con noi ogni momento di questo viaggio. La loro presenza e il loro spirito hanno reso l’esperienza ancora più speciale e indimenticabile”.

