Lunghezza: 11 km circa
Difficoltà percorso: Escursionistico
Durata escursione : 4÷4,30 ore
Luogo di incontro: Ore 8.00 Parcheggio “Ristorante Orientale” via Narni
Ore 8,30 Itieli “Associazione sportiva Itieli”
( Note rubate qua e là)
Itieli – Le origini di un castello di confine.
Non abbiamo notizie certe in merito alla fondazione di quello che, in documenti del XIII e XIV secolo, è conosciuto come Castrum Ithiulorum (ovvero Castello degli Itieli).
Come si evince dagli Statuti, fu sempre sotto l’influenza di Narni e, da questa, ritenuto strategica per il controllo dei confini con Terni.
Anche se in gran parte degradato allo stato di rudere o manomesso da trasformazioni successive, si può ancora leggere l’originario e imponente impianto di difesa: cinta muraria, torri, fortificazioni, che si possono datare XIII-XIV secolo.
Ma prima di giungere presso le mura, dalla strada che viene da Narni ci accoglie la piccola edicola della Madonna della Neve – festeggiata ogni 5 agosto. La piccola cappella è quanto resta di una chiesa ascrivibile alla metà del Seicento, periodo in cui Itieli vide una fioritura artistica grazie anche al giubileo del 1650.
La porta d’ingresso si trova a valle, difesa dalla Torre degli Aimuccis – dal nome di una delle famiglie più antiche che accamparono diritti sul castello. Al suo interno è ancora visibile il pavimento in pietra originale, sostituito poi in parte da quello in cotto.
Risalendo i vicoli, accompagnati da costruzioni medievali e panorami mozzafiato, si giunge prima alla piazzetta delle Antusse (o Indusse), poi fino in cima alla piazza che ospita la Chiesa di San Nicola.
Interessante scoprire la ricostruzione di una catapulta medievale e la presenza di un piccolo mortaio puntato a valle, come a indicare le armi che un tempo difesero queste terre di confine.
L’ antico castello di Poggio di mezzo.
Il suo toponimo, molto comune in queste zone dell’Umbria e della Sabina, deriva dal termine latino podium-ii che significa piccola altura e sta ad indicare proprio la disposizione collinare di questi borghi e paesi che portano questo nome. Il caratteristico centro storico, ancora oggi circondato dall’originale cinta muraria, è aggrappato alla montagna calcarea e circondato da boschi sempreverdi di leccio, pino e corbezzolo. Oggi sono più poche le persone che vi risiedono tutto l’anno, mentre d’estate torna a popolarsi, caratterizzandosi come luogo di villeggiatura tranquillo e fresco, analogamente a quanto succede nei paesi limitrofi. Ai suoi piedi, invece, si estende la nuova zona residenziale della frazione S. Maria, sviluppatasi a partire dal dopoguerra, dove iniziano le colline sabbiose e argillose che degradando arrivano fino al Tevere.
Referente escursione AE CSEN Antonio Possanzini telefono +39 349 860 9383
Per poter partecipare è necessario possedere la tessera dello CSEN o FIE. In alternativa, è possibile stipulare un’assicurazione giornaliera al costo di 15 euro che dovrà essere confermata almeno un giorno prima
L’escursione non è indicata alle donne in gravidanza e ai cardiopatici. I cani sono ammessi purchè condotti a guinzaglio.
I partecipanti alle escursioni sono tenuti al rispetto delle normative ANTI-COVID vigenti al momento.
Ascoltare e seguire collaborativamente le direttive impartite dagli accompagnatori.
Non si potra’ partecipare all’escursione in caso di: sintomi influenzali e temperature superiori a 37,5.
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Gli orari, i tempi di percorrenza, il programma e il percorso potrebbero subire variazioni, a insindacabile giudizio degli accompagnatori, per sopravvenute esigenze del momento.
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